Assemblea di preparazione all'incontro provinciale delle sezioni
Pianoro, 20 febbraio 2015
La riunione degli iscritti si è svolta presso la sede della Casa del Popolo in Via Grillini a Pianoro.
Sono state spedite le lettere di invito a tutti gli iscritti (circa 200) e presenti c'erano 17 persone.
Il Segretario Atos Benaglia ha cominciato la riunione spiegando il motivo per cui si era deciso di convocare l'assemblea: l'anno prossimo ci sarà il Congresso dell'Anpi e il 28 febbraio cominciano le riunioni Provinciali in preparazione all'evento.
Per questo motivo, il Provinciale ha chiesto ha tutte le sezioni di riunione gli iscritti per discutere su 4 punti fondamentali:
1. FUTURO DELL'ANPI.
2. ATTUALITA' DEI VALORI DELLA RESISTENZA.
3. DIFESA DELLA COSTITUZIONE.
4. CRISI MORALE E DEMOCRATICA DEL PAESE.
Come punto di partenza della discussione, il Segretario ha letto l'ultimo intervento del Presidente Nazionale Carlo Smuraglia, nel quale esprime la preoccupazione per il costante attacco alla Costituzione e per le conseguenti sorte dell'Anpi. Smuraglia, parlando di temi attuali, vede una lacerazione tra la società odierna e i valori della Resistenza, che stanno purtroppo perdendosi.
Il Segretario legge ai presenti la relazione che verrà integrata e modificata in base agli interventi e ai suggerimenti che verranno esposti durante la riunione.
La relazione finale verrà portata il 28 febbraio dai partecipanti alla riunione delle sezioni.
Intervento di Mirella:
Mirella prende la parola per prima esprimendo l'idea che l'Anpi debba, in questo momento, schierarsi senza però addentrarsi in ciò che sono i partiti e le loro implicazioni. Deve schierarsi per la difesa della Costituzione senza però perdere il suo elemento di “non appartenza partitica”.
Intervento di Iliano:
Iliano comincia il suo intervento ricordando che ciò che i partigiani ci hanno lasciato dopo la Resistenza è proprio la Costituzione.
La lotta di Liberazione e la Resistenza dimostrarono la maturità di chi stava combattendo: si misero insieme, uniti anche con ideologie differenti, per creare la Costituzione: un insieme dei diritti e dei doveri di ogni cittadino. Uno spirito di popolo, di lavoratori e di imprese.
Pur essendo consapevole di ciò che hanno fatto i partigiani, attualmente, le cose sono molto cambiate; infatti, a differenza di ciò che esprime Smuraglia nel suo documento, la Costituzione è stata scritta da persone della metà del novecento per una società molto diversa da quella attuale; per questo, la Costituzione, così com'è, non è più attuabile. Va modificata perché sia possibile attualizzarla al nostro tempo. Non è detto che il cambiamento della Costituzione possa favorire il ritorno delle destre.
Intervento di Ivana:
Ivana pensa che sia importante continuare a tramandare e continuare a ripercorrere quel processo storico che ha generato la Resistenza e la lotta di Liberazione, in quanto, si può dire che non si è ancora del tutto concluso, infatti, la Costituzione, nata proprio da quegli eventi, non è mai stata applicata veramente in fondo.
Quindi, prima di modificarla bisognerebbe attuarla.
L'Anpi è un faro per tutti gli antifascisti. Anche se alcune volte non si è in accordo con il suo agire, è giusto e fondamentale che esista. Deve, però, esserci nelle diverse visioni, la possibilità di esprimersi e di essere ascoltati. Il futuro dell'Anpi è nelle scuole e nei ragazzi: dobbiamo continuare a sviluppare e fare progetti nelle scuole mirati a far capire la Resistenza e far conoscere la Costituzione.
Intervento di Franca:
Prima di tutto, Franca ringrazia fortemente l'Anpi perché è l'unica associazione che porta nelle scuole il ricordo, la Resistenza e i suoi valori, facendo riflettere i ragazzi sugli articoli della Costituzione. E' fondamentale mantenere vivo ciò che i partigiani hanno fatto: hanno scelto di ribellarsi al fascismo sacrificando la loro vita.
I primi 12 articoli della Costituzione non si devono assolutamente toccare perché sono l'espressione dei valori di una civiltà giusta.
La discussione sulla Costituzione non deve però essere un “processo al Pd”, come purtroppo ha percepito in alcuni interventi.
Intervento di Ernesto:
Ernesto esprime una perplessità su come e con chi confrontarsi sulle discussioni interne sia all'Anpi che nei partiti, perché non ci sono più interlocutori disposti a un confronto anche su problematiche di cui parla anche Smuraglia come il lavoro: ci sono una serie di cancellazioni che stanno riducendo i diritti dei cittadini e dei lavoratori. Inoltre, ci sono problemi anche con un' informazione scadente che non aiuta a capire la situazione e la verità. C'è una costante crescita di una dittatura neo-liberista anche a livello europea, che però, adesso, è messa in discussione dalla Grecia.
Anche a livello territoriale ci sono problematiche che devono essere affrontate: per esempio, su tutto il territorio, ci sono i monumenti ai caduti nascosti o sporchi e i nomi su molte vie del paese non si conoscono.
Intervento di Giovanni:
Giovanni, come coordinatore della Valle Savena-Idice, spiega che il suo ruolo non è stato preso in considerazione dalle altre sezioni coinvolte perchè non hanno mai voluto coordinarsi e non partecipano alle attività delle altre sezioni e del Provinciale.
Il problema principale per l'Anpi è la comunicazione e l'attrattiva verso i giovani: infatti, le nuove generazioni non si riescono ad avvicinare, perchè l'Anpi è vista dai più giovani come un'associazione atta alla mera commemorazione e non la vedono attiva e reattiva nei temi e nelle problematiche più attuali. Ci sono situazioni preoccupanti non solo a livello nazionale, ma anche sul nostro territorio: il Progetto RenoSavenaIdice, gruppo nato su facebook, che ha avuto la capacità e la forza per uscire con degli striscioni in 5 comuni delle Valli la notte del 27 gennaio, giorno della memoria. Ovviamente, riporta alla memoria la Repubblica Sociale Italiana e non è l'unico caso preoccupante: anche la manifestazione nazionale di Casapound sostenuta dalla Lega a Roma.
L'atteggiamento "di non accettare le provocazioni" che l'Anpi ha sempre avuto, non ha pagato e c'è bisogno di un rinnovamento in questo senso. La Democrazia è un processo che richiede tempo e confronto: l'atteggiamento che questo Governo ha nell'imporre il cambiamento, assomiglia molto a quello di Berlusconi. E' sbagliato e assolutamente non democratico. Toglie diritti al popolo. Non si deve modificare la Costituzione, non solo i 12 articoli fondamentali: ogni articolo è la correlazione e l'attuazione dei primi 12. C'è bisogno di un cambiamento negli atteggiamenti e nei modi, altrimenti non si va avanti e non si riesce a costruire nulla.
Intervento di Franco:
I giovani che decisero di intraprendere la Resistenza, presero una decisione forte e senza un risultato sicuro, ma per un obiettivo comune: un futuro libero. Dopo la Resistenza cercarono di riportare nella Costituzione le loro speranze: un No alle guerre e una possibilità di costruire una società migliore più eguale e più giusta per tute. Dopo 70 anni le cose sono molto cambiate perchè non c'è più partecipazione e non c'è più discussione. Questo, era il compito principale dei partiti: far partecipare e discutere le persone per far emergere un orgoglio di appartenenza. Oggi, invece, è cambiato il modo di fare politica e le divisioni interne e il non confronto sono cambiamenti che non portano da nessuna parte.
Intervento di Anna:
La politica non è più rappresentativa e bisogna tornare alla partecipazione e al confronto. Bisogna ritrovare il modo per riavvicinare alla politica e alla vita sociale le persone. La disgregazione e la divisione sono metodi che non portano a niente.
In conclusione, il Segretario puntualizza su alcuni punti specificando che l'Anpi è un territorio per tutti gli antifascisti e quelli di sinistra.
L'Anpi è un punto di riferimento per tutti e ha come mission la difesa della Costituzione: se un partito, chiunque esso sia, vuole cambiarla ha il diritto e il dovere di arrabbiarsi.
L'Anpi è messa a dura prova dal fatto che la Costituzione vuole cambiarla non un partito di destra, ma il Pd.
Tutti i contributo di ciascun partecipante saranno presi in considerazione e andranno ad ampliare e modificare il documento iniziale presentato dallo stesso Segretario: sarà poi presentato alla riunione provinciale del 28 febbraio.
Care Cittadine , cari cittadini, compagne e compagni ci troviamo anche oggi, come ogni 25 aprile dopo 70 anni dalla fine della guerra, a ricordare e a non dimenticare quella che fu la Resistenza.
Ma questo incontro, che si ripete ogni anno non perde la sua importanza, perché riguarda l’atto di nascita dei nostri valori fondamentali, la Costituzione, la libertà le regole del nostro vivere collettivo.
Perché coloro che hanno combattuto per la libertà e la giustizia lo hanno fatto per noi, perché le generazioni future non dovessero più combattere con le armi per vivere in un paese libero e democratico.
Perché libertà non è un fatto acquisito una volta per tutte, è sempre una conquista quotidiana e faticosa , perché significa rifiutare ogni forma di oppressione, di fascismo, di discriminazione e di violenza, e i nostri padri, che hanno resistito al fascismo, che si sono opposti pagando con il carcere, il confino e con la vita questa cosa l’hanno capita bene ed è l’eredità più importante che ci hanno lasciato.
Il compito di un’Associazione come l’ANPI è sicuramente quello di “ricordare “ , ma non può e non deve essere solo il passaggio della memoria, deve essere soprattutto, vista la situazione di profonda crisi economica e sociale nella quale viviamo che ha rimesso in discussione il fondamento delle conquiste sociali della Liberazione, la capacità di opporci ricordando che il motore della Resistenza è stato l’Indignazione.
Dobbiamo indignarci contro una situazione che tende separare le generazioni, che ha messo i giovani in uno stato di enorme difficoltà per mancanza di lavoro con il rischio, concreto, di perdere la speranza nel proprio futuro, non possiamo accettare l’idea che possa essere considerato normale ciò che avviene attorno a noi.
Occorre anche saper riconoscere le forme in cui si manifesta oggi il fascismo. Ad esempio il rifiuto di chi è diverso, più povero, più sfortunato. Non possiamo accettare l’indifferenza nei confronti di chi fugge dalla miseria, dalla guerra, cercando un futuro migliore per se e per i propri figli.
La paura e l’egoismo sembrano essere diventati il sentimento fondamentale e diffuso fra tutti. Noi dobbiamo opporci , dobbiamo reagire, resistere e ciò deve essere non solo possibile , ma utile e necessario.
Bisogna rovesciare la prassi, rimettendo al primo posto le persone , i loro bisogni, la solidarietà , i diritti , in una parola la Costituzione, più o meno la gerarchia dei valori dei nostri padri quando erano in montagna.
Bisogna ritornare a ragionare sulle fonti della nostra democrazia, anche perché quando viene a mancare la consapevolezza dei fini , quando il potere e le sue leggi non si identificano con la vita dei cittadini, muore la politica e con essa la democrazia.
Occorre difendere i valori della nostra Costituzione, che non è conservatorismo, è la Carta fondativa della nostra democrazia.
E è per questo che noi, che abbiamo ereditato dai nostri padri la memoria e la forza per continuare a resistere, ci appelliamo alle giovani generazioni perché mantengano in vita e tramandino l’eredità della Resistenza e i suoi ideali sempre attuali di democrazia e libertà. E diciamo loro: ora tocca a Voi.
Grazie al sacrificio dei Partigiani il nazismo e il fascismo sono stati sconfitti ed oggi come sempre noi compiamo un atto d’amore nei confronti dei nostri padri, noi non li commemoriamo, noi li amiamo.
WW la Resistenza W il 25 aprile
Quale Presidente dell’ANPI di Pianoro – Sez. Franco Bonafede – Vi segnalo l’ iniziativa: “ LE QUATTRO STAGIONI RESISTENTI”- promossa e organizzata dall’Anpi di Pianoro in collaborazione con la Camst e patrocinata dal Comune di Pianoro- che a partire da quest’anno 2015/2016 presenteremo ai cittadini pianoresi nel solco della memoria condivisa che sempre più ci appare distante e lontana ma che è invece sempre più importante nel determinare la coscienza collettiva dato che riguarda l’atto di nascita dei nostri valori fondamentali: la Costituzione, la Libertà , le Regole del nostro vivere collettivo.
La memoria, appunto, come filo conduttore delle quattro presentazioni di libri che ripercorrono la Resistenza e gli avvenimenti più recenti, con gli occhi e il cuore di chi ha combattuto per un mondo migliore , di chi ha subito atrocità di ogni genere , di chi ha sofferto.
L’evento è stato suddiviso due periodi: l’ autunno e l’inizio di primavera
AUTUNNO 2015:
il 16 ottobre 2015 – presentazione del libro: Di Ferro e di Fuoco. Storia di un eroe invisibile. “Riflessioni sulla cooperazione attraverso la storia e la vita politica di Gustavo Trombetti, fondatore della CAMST.” Interverranno gli autori Loriano Macchiavelli- Salvatore Alongi e Mauro Maggiorani. Coordinerà Ivana De Luca , componente del direttivo ANPI di Pianoro. Sarà presente all’incontro Mattia Grillini membro del Consiglio di Amministrazione di Camst.
L’evento si concluderà con un brindisi e un piccolo buffet offerto da Camst.
Il 4 dicembre 2015 – presentazione del libro : Lo Stato di Ebbrezza – di Valerio Varesi – scrittore e giornalista di Repubblica – edito da Frassinelli “ Anni ottanta :in Italia finalmente si conclude il dopoguerra . Il suo capitolo finale è pantagruelico.. è una’orgia , una grande abbuffata… ecc. L’evento sarà coordinato dalla presidente dell’ANPI di Pianoro Silvia Ferraro con la partecipazione dell’autore Valerio Varesi e del blogger Riccardo Lenzi, presidente dell’Associazione Piantiamolamemoria.
INIZIO DI PRIMAVERA 2016:
Il 26 febbraio 2016 - presentazione del libro ancora inedito : IL Virus Fascista- di Ermenegildo Bugni , segretario politico dell’ANPI di Bologna , scritto in collaborazione con Mauro Maggiorani. Saranno presenti all’evento, che sarà coordinato dal segretario dell’ANPI di Pianoro Atos Benaglia , lo stesso autore Ermenegildo “Arno “ Bugni e il curatore del libro Mauro Maggiorani.
Il 18 marzo 2016- presentazione del libro : Le Stragi della vergogna- Aprile 1944. I processi ai crimini nazifascisti in Italia. di Andrea Speranzoni - avvocato- legale di parte civile delle famiglie delle vittime. Sarà presente all’evento , che sarà coordinato dal Responsabile Organizzativo dell’ANPI di Pianoro Giovanni Macrì Masi, l’autore avv. Andrea Speranzoni.
L’iniziativa “ LE QUATTRO STAGIONI RESISTENTI” avrà luogo sempre alle ore 21,00 presso la sala del Factory ( Centro Giovanile ) di Pianoro.
Con preghiera di pubblicazione vi invio i più cordiali saluti
La presidente dell’ANPI di Pianoro- Sez. Franco Bonafede
Silvia Ferraro